- Homepage
- Pagine Scelte: le ragioni di una mostra
- I. Bibliotheca, bibliothecae: storie di divisioni e di raggruppamenti
- II. Geografie terrene e divine: tutte le strade portano ad/un libro (Teche I, II, IV, V)
- Teca I.1 L’Atlante colombiano della grande scoperta
- Teca I.2 La tradizione cartografica genovese e Cristoforo Colombo
- Teca II.1 Thomas Reinesius, Syntagma inscriptionum antiquarum
- Teca II.2 Bulletin de correspondance hellénique
- Teca II.3 Snorri Sturluson, Edda
- Teca IV.1 Plato, Opera omnia, Marsilio Ficino interprete
- Teca IV.2 Indische Bibliothek. Eine Zeitschrift von August Wilhelm von Schlegel
- Teca IV.3 Enciclopedia virgiliana
- Teca V.1 Repertoire bibliographique de la philosophie
- Teca V.2 International philosophical bibliography
- Teca V.3 Indische Bibliothek. Eine Zeitschrift von August Wilhelm von Schlegel
- Teca V.4 Geschichte der Sprachwissenschaft und orientalischen Philologie in Deutschland
- Teca V.5 John Milton, Minor Poems
- III. Viaggi auspicati, viaggi mancati (Teca III)
- IV. “L’Umanesimo della parola”
- Teca VI.1 Angelo Poliziano, Miscellaneorum centuria secunda
- Teca VI.2 Angelo Poliziano, Opera omnnia
- Teca VI.3 Poeti latini del Rinascimento: Flaminio, Bembo, Navagerio, Castiglione e Cotta
- Teca VI.4 Gli Asolani di Pietro Bembo
- Teca VII.1 Il ‘Codice degli abbozzi’ di Francesco Petrarca (ms. Vat. lat. 3196)
- Teca VII.2 Edith Bruck, Versi vissuti
- Teca VII.3 Fëdor Dostoevskij, Sobranie sočinenij
- V. Patrie perdute
- VI. Umanistiche bestialità
- VII. Abilità
- Galleria Fotografica
- Galleria Video
Teca I.1 L’Atlante colombiano della grande scoperta
Atlante colombiano della grande scoperta, a cura di Osvaldo Baldacci, Roma, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 1993.
GEOGR. B.VI 183
Fra i tanti prodotti bibliografici realizzati nel 1992 in occasione del V Centenario della scoperta dell’America, questo è senza dubbio uno dei più utili e preziosi. L’Atlante colombiano, gioiello di punta della collana Nuova Raccolta Colombiana, a tiratura limitata, raccoglie la riproduzione e la descrizione di numerosissime carte nautiche, manoscritte e a stampa, realizzate fra il XV secolo e il 1570, anno di edizione del primo ‘atlante moderno’, il Theatrum Orbis Terrarum dell’Ortelius. In esso per primo, separando graficamente l’Asia dall’America, si attribuì a quest’ultima lo statuto di un Nuovo Continente.
(I.1) Qui lo splendido Mappamondo di Anversa, stampato nel 1544 con attribuzione a Sebastiano Caboto (ma la paternità è discussa), di cui si conserva un unico esemplare oggi a Parigi.
Si dice che l’esploratore potrebbe averlo realizzato durante l’esilio in nord-Africa, adeguandolo al Padròn Real, leggendaria carta segreta della Corte di Spagna. Le legende sui margini sono redatte in spagnolo ed in latino.