- Homepage
- Pagine Scelte: le ragioni di una mostra
- I. Bibliotheca, bibliothecae: storie di divisioni e di raggruppamenti
- II. Geografie terrene e divine: tutte le strade portano ad/un libro (Teche I, II, IV, V)
- Teca I.1 L’Atlante colombiano della grande scoperta
- Teca I.2 La tradizione cartografica genovese e Cristoforo Colombo
- Teca II.1 Thomas Reinesius, Syntagma inscriptionum antiquarum
- Teca II.2 Bulletin de correspondance hellénique
- Teca II.3 Snorri Sturluson, Edda
- Teca IV.1 Plato, Opera omnia, Marsilio Ficino interprete
- Teca IV.2 Indische Bibliothek. Eine Zeitschrift von August Wilhelm von Schlegel
- Teca IV.3 Enciclopedia virgiliana
- Teca V.1 Repertoire bibliographique de la philosophie
- Teca V.2 International philosophical bibliography
- Teca V.3 Indische Bibliothek. Eine Zeitschrift von August Wilhelm von Schlegel
- Teca V.4 Geschichte der Sprachwissenschaft und orientalischen Philologie in Deutschland
- Teca V.5 John Milton, Minor Poems
- III. Viaggi auspicati, viaggi mancati (Teca III)
- IV. “L’Umanesimo della parola”
- Teca VI.1 Angelo Poliziano, Miscellaneorum centuria secunda
- Teca VI.2 Angelo Poliziano, Opera omnnia
- Teca VI.3 Poeti latini del Rinascimento: Flaminio, Bembo, Navagerio, Castiglione e Cotta
- Teca VI.4 Gli Asolani di Pietro Bembo
- Teca VII.1 Il ‘Codice degli abbozzi’ di Francesco Petrarca (ms. Vat. lat. 3196)
- Teca VII.2 Edith Bruck, Versi vissuti
- Teca VII.3 Fëdor Dostoevskij, Sobranie sočinenij
- V. Patrie perdute
- VI. Umanistiche bestialità
- VII. Abilità
- Galleria Fotografica
- Galleria Video
Teca VIII.2 Charles Baudelaire, Le fleurs du mal
Charles Baudelaire, Les fleurs du mal, Paris, Poulet-Malassis et De Broise, 1857.
FRAN. A. BAUD. T.5
Opera diamante dell’Ottocento, la raccolta poetica Les Fleurs du mal è l’incipit di ogni avanguardia europea. Pubblicata il 25 giugno 1857, dopo sole due settimane subì una denuncia da parte della direzione della Sicurezza pubblica francese per oltraggio alla morale pubblica e religiosa in quanto i temi trattati erano motivo di scandalo.
Nelle pagine di Charles Baudelaire si mescolano elementi contrastanti: le atmosfere surreali, il linguaggio aulico e intensamente mistico, un modernismo che ancora non si è spogliato della poesia romantica, pur garantendo uno scenario sinistro. Grazie a quest’opera, l’autore meritò a pieno titolo l’epiteto di “poeta maledetto”. Chiuso in sé stesso, egli affronta temi metafisici, esotici e teologici con freddo rigore formale, esterna una visione del mondo come luogo di sofferenza e sceglie di abbandonarsi ai piaceri lascivi della carne.
Au lecteur è la prima lirica che si incontra ne Le Fleur du mal, è il ponte che collega il poeta al lettore e dà il la ad un intenso dialogo.
Baudelaire vuole dimostrare la cruda realtà della condizione umana: l’uomo deve aggrapparsi a finzioni e convenzioni per poter boccheggiare.