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Teca II.1 Thomas Reinesius, Syntagma inscriptionum antiquarum

THOMAS REINESIUS, Syntagma inscriptionum […], cum commentariis absolutissimis et instructissimis indicibus, Lipsiæ & Francofurti, typis Johann Erici Hahnii, 1682. 

ANT. RARI 14 

Esempio del pregio e della rarità delle edizioni possedute dalla Biblioteca del Dipartimento di Studi Umanistici, la splendida secentina contiene l’opera più famosa di Thomas Reinesius, erudito, medico e filologo tedesco. Egli raccoglie, analizza e commenta in questo Syntagma le iscrizioni romane omesse o mal spiegate nelle Inscriptiones antiquae totius orbis Romani dell’antiquario e storico fiammingo Janus Gruter, strumento fondamentale e a lungo insuperato per gli studi epigrafici fino alla pubblicazione dei grandi corpora ottocenteschi. Sfogliarla è un piacere per gli occhi, per il tatto e per la mente.


(II.1) Frontespizio in stile neoclassico, realizzato da Johann Jacob von Sandrart, ritrattista, incisore e illustratore di edizioni abile e prolifico, noto come il ‘Vasari tedesco’, fondatore dell’ Accademia delle Belle Arti di Norimberga. 

In alto campeggia il ritratto di Thomas Reinesius con il busto girato verso destra, inserito in una cornice ovale di foglie sostenute da tre putti. Al di sotto tre rappresentazioni femminili a figura intera: alla destra Minerva indossa un’armatura, alla sinistra le personificazioni della Storia e della Filologia che scrivono su libri. Due uomini in basso a destra reggono ed incidono una lastra. 

L’illustrazione sintetizza l’obiettivo del Reinesius: conoscere e comprendere le parti più oscure e complesse delle antiche iscrizioni.