- Homepage
- Pagine Scelte: le ragioni di una mostra
- I. Bibliotheca, bibliothecae: storie di divisioni e di raggruppamenti
- II. Geografie terrene e divine: tutte le strade portano ad/un libro (Teche I, II, IV, V)
- Teca I.1 L’Atlante colombiano della grande scoperta
- Teca I.2 La tradizione cartografica genovese e Cristoforo Colombo
- Teca II.1 Thomas Reinesius, Syntagma inscriptionum antiquarum
- Teca II.2 Bulletin de correspondance hellénique
- Teca II.3 Snorri Sturluson, Edda
- Teca IV.1 Plato, Opera omnia, Marsilio Ficino interprete
- Teca IV.2 Indische Bibliothek. Eine Zeitschrift von August Wilhelm von Schlegel
- Teca IV.3 Enciclopedia virgiliana
- Teca V.1 Repertoire bibliographique de la philosophie
- Teca V.2 International philosophical bibliography
- Teca V.3 Indische Bibliothek. Eine Zeitschrift von August Wilhelm von Schlegel
- Teca V.4 Geschichte der Sprachwissenschaft und orientalischen Philologie in Deutschland
- Teca V.5 John Milton, Minor Poems
- III. Viaggi auspicati, viaggi mancati (Teca III)
- IV. “L’Umanesimo della parola”
- Teca VI.1 Angelo Poliziano, Miscellaneorum centuria secunda
- Teca VI.2 Angelo Poliziano, Opera omnnia
- Teca VI.3 Poeti latini del Rinascimento: Flaminio, Bembo, Navagerio, Castiglione e Cotta
- Teca VI.4 Gli Asolani di Pietro Bembo
- Teca VII.1 Il ‘Codice degli abbozzi’ di Francesco Petrarca (ms. Vat. lat. 3196)
- Teca VII.2 Edith Bruck, Versi vissuti
- Teca VII.3 Fëdor Dostoevskij, Sobranie sočinenij
- V. Patrie perdute
- VI. Umanistiche bestialità
- VII. Abilità
- Galleria Fotografica
- Galleria Video
Teca II.2 Bulletin de correspondance hellénique
Bulletin de correspondance hellénique, periodico edito dall’École française d’Athènes, vol. I (1877), fasc. 2.
ARCHE. PER 1
Il Bulletin de correspondance hellénique è uno dei periodici più antichi e importanti nell’ambito della storia antica e dell’archeologia classica. Fondato dalla Scuola francese di Atene, il Bollettino accoglie i risultati di ricerche condotte in ambito storico, archeologico, epigrafico sull’antica Grecia, dalla preistoria al periodo bizantino.
Oggi gli annunci si fanno via social, senza grande attenzione e con poca cura per la sostanza e per la forma dei contenuti. Questa rivista nasceva proprio, invece, come strumento di condivisione delle scoperte, comunicate con contributi di considerevole spessore, rispettando gli indispensabili tempi di verifica e di controllo, da cui la scienza non può prescindere.
Si espone una tavola tratta dal primo fascicolo del primo numero della rivista (1877), che riproduce il contenuto di una stele marmorea scoperta durante campagne di scavo sull’Acropoli di Atene. Si tratta di un augurio di buona fortuna alla città di Atene e ai due arconti, Lisandro e Lusiade.
La trascrizione è opera di Paul Girard, ellenista, archeologo ed epigrafo francese.
La tavola, tratta dal secondo fascicolo del nr. I (1877), riproduce tre frammenti panatenaici rinvenuti nel 1863 ad Haghia Triada, rovine di un abitacolo minoico nella parte meridionale dell’isola di Creta.
Provengono da anfore che portavano i nomi dei due arconti, Lisandro e Lusiade. Ne dette comunicazione l’archeologo greco Koumanoudis.