VI. Umanistiche bestialità
Il vero verso del mondo, cioè quello rovesciato, riescono di solito a comprenderlo correttamente e a rappresentarlo solo poche categorie di persone: i comici, i satirici, i pazzi. E nei risultati migliori l’essere umano diventa la copia peggiore del mondo animale.
Stigmatizzare il vizio per persuadere alla pratica della virtù è sempre stata una prerogativa della tradizione satirica, genere che più di ogni altro ha sempre rivendicato il diritto alla libertà.
Questa tappa dell’itinerario espositivo si apre con uno dei padri della satira latina, Giovenale, di cui vediamo una splendida edizione xilografata, accompagnata dal commento di Iacopo Britannico e Josse Bade (IX 1), delle sue Saturae, popolate da personaggi eccentrici, difetti umani, paradossi politici e sociali, che esprimono la decadenza di un mondo che cambia.
La critica nei confronti della società, delle istituzioni e dei costumi sono temi che vengono ripresi in epoca rinascimentale da molti autori, che rinnovano gli aspetti più lubrici e violenti del genere latino. Nelle loro opere la contestazione avviene in modo velato o con riferimenti a fatti anteriori all’epoca in cui gli autori scrivono o con paragoni “bestiali” per evitare la censura. Proprio nel Rinascimento il dramma satiresco assume gradualmente i caratteri di una rappresentazione teatrale comica e di dileggio sociale o morale: ne è un esempio la celebre commedia Los flores de Don Juan di Lope de Vega (IX 2).
E un maestro del rinnovamento satirico del secolo scorso è sicuramente Aldo Palazzeschi, che nella raccolta di novelle Bestie del ‘900 – irriverente parodia dei bestiari medievali arricchita dalle coloratissime illustrazioni di Mino Maccari – presenta al lettore l’ipocrisia della misera condizione umana (IX 3). Parole e immagini qui concorrono a definire il senso (e in non senso) delle cose sollecitando la fantasia dell’autore e del lettore, quella fantasia che, da Paltone a Palazzeschi e oltre, rappresenta la via maestra da percorrere, nel grande atlante della vita.